Acqua è vita
Vite cambiate
Scuola di Ngolhosa (Mozambico)
09/2002
Pozzi costruiti, vite cambiate
Le statistiche mostrano che quasi tre quarti degli abitanti dei villaggi rurali africani incaricati di andare a prendere l'acqua sono donne e bambini. La mancanza di acqua pulita troppo spesso rappresenta una grave minaccia per la salute delle famiglie. Il tempo trascorso in viaggio da e verso una fonte d'acqua lontana toglie tempo che potrebbe servire a contribuire al reddito di una famiglia o alla frequenza scolastica.
Quando un progetto idrico viene completato in un villaggio, ha un enorme impatto positivo.
Leggi alcune storie che hanno cambiato la vita alle persone grazie alla possibilità di disporre di acqua pulita e sicura.
L'orgoglio di essere animatrice
Carla Gonçalves è un' animatrice di Mani Unite da diversi anni. Suo compito è formare i Comitati di Gestione delle Fonti idriche. Infatti, ogni volta che si costruisce un pozzo, occorre anche organizzare il Comitato che si occuperà del pozzo: la pulizia, il corretto uso e la manutenzione delle parti meccaniche. I Comitati sono formati di 5/6 persone e la componente femminile ha la prevalenza.
Carla si rivolge alla comunità dove il pozzo verrà realizzato sensibilizzando le persone sulla gestione delle risorse idriche, sulla necessità di non consumare inutilmente l’acqua e sull’importanza di un corretto lavaggio delle mani per impedire la diffusione della pandemia di Covid.
Afferma che “ho fiducia nelle comunità rurali e partecipo alla gestione dei problemi sanitari. Il mio non è un lavoro ma una missione per garantire la salute e il benessere delle persone. Una corretta igiene personale è fondamentale per allontanare le malattie legate al consumo di acqua non potabile prelevata in pozze o in rigagnoli che utilizzano anche gli animali. Questo mi gratifica”.
(Località di Chipangara - distretto di Nhamatanda)
Scuola primaria di Chipinde
In Mozambico il 70% dei bambini che vivono nelle località rurali frequenta la scuola situata a volte molto distante dall’abitazione. Ma non è l’unico ostacolo che gli alunni devono superare per la loro istruzione e il loro futuro: alla distanza va aggiunta la mancanza di materiale scolastico e lo stomaco vuoto. La colazione non è nelle loro possibilità e mangiano solo quando tornano a casa. Se a tutto questo si aggiunge la mancanza d’acqua nella scuola e quindi la possibilità di bere, non stupisce che il tasso di abbandono scolastico sia elevato.
L’insegnante della scuola primaria, Carlitos Machate, ha segnalato questo aspetto segnalandoci i problemi che i bambini affrontano giornalmente. “Quando li vedo distratti non solo per la mancanza di cibo ma anche di acqua per poter almeno dissetarsi, mi rendo conto che l’insegnamento è poco efficace. Chi ha lo stomaco vuoto o chi ha sete non riesce a concentrarsi nell’apprendimento”.
Siamo intervenuti con la realizzazione di un pozzo che allevia la sete non solo gli alunni ma anche degli insegnanti e di vive vicino alla scuola, in capanne costruite in fango e paglia. Un altro passo avanti per garantire acqua sicura e pulita nelle zone rurali del Mozambico.
(Località di Chipinde - distretto di Dondo)
Adelina Francisco
“Ogni giorno andavo a prendere l’acqua molto lontano, in un pozzo aperto e dovevo camminare più di un’ora. A volte mandavo i miei figli. L’acqua purtroppo non era pulita ma non c’erano alternative".
Spesso la gente del villaggio si ammalava, specialmente i bambini. Molti di loro non potevano frequentare la scuola perché dovevano andare a prendere l’acqua per la loro famiglia e questo lavoro è affidato alle donne e alle giovani.
“Ora con questo pozzo la sofferenza è terminata – dice Adelina – i miei figli non si ammalano più e possono concentrarsi nello studio. Abbiamo diminuito anche le spese mediche e molte donne hanno più tempo da dedicare alla famiglia o a piccoli lavori”.
La località di Marracuene prende il nome dall'omonimo distretto, situato al sud del Mozambico, uno dei distretti maggiormente colpiti dalla siccità, tanto che ne risente anche il fiume Incomati che rimane molte volte quasi asciutto.
Nonostante la località abbia altri pozzi, a causa dell'elevato numero di abitanti una gran parte era costretta a raggiungere il fiume. Grazie al pozzo realizzato, tutta la popolazione residente nella sede distrettuale dispone ora di acqua pulita.
(Località di Mutua, distretto di Dondo)
Il potere dell'acqua
Nella località di Matalane, una località rurale nei pressi di Maputo, la popolazione era costretta a camminare per lunghe distanze per raccogliere l’acqua.
Un altro aspetto riguarda l’acqua che portavano a casa, raccolta spesso in fiumi o in pozze dove si abbeverano anche gli animali. L’uso di quest’acqua provoca malattie ai bambini e agli adulti.
Quando la comunità di Matalane è venuta da noi a chiedere il ripristino di un pozzo fermo da tempo per un problema meccanico ci siamo attivati e abbiamo rimesso in funzione il pozzo, sostituendo la pompa e il meccanismo che estrae l’acqua.
Abbiamo però posto una condizione: doveva essere organizzato un gruppo di persone con il compito di provvedere alla manutenzione periodica del pozzo mediante il versamento di ogni famiglia di una cifra mensile, circa l’equivalente a due euro, destinata alla manutenzione.
Oggi l’acqua ha trasformato la loro vita come afferma Joao Correia, uno dei membri del Comitato di gestione che si occupa del corretto utilizzo del pozzo. “Adesso non dobbiamo più camminare per oltre due chilometri con un bidone di venti chili sulle spalle. In pochi minuti raggiungiamo il pozzo e portiamo subito l’acqua a casa”.
Località di Matalane, distretto di Marracuene
Fazila Waite
Mani Unite ha realizzato un pozzo nella località di Dondo, un distretto rurale nella provincia di Sofala, in Mozambico, dove risiede Fazila Waite con i suoi due nipoti i cui genitori sono entrambi deceduti.
Fazila dalla nascita ha sempre sofferto di malattie legate al consumo d’acqua che raccoglieva in un torrente a mezz’ora di cammino dalla sua abitazione
Era difficile anche curarsi, perché il centro sanitario era molto distante e spesso non aveva medicinali. Fazila ricorda le lunghe camminate sotto il sole per andare al torrente e riempire le taniche d’acqua. Andava due volte al giorno, al mattino e nel pomeriggio.
“Una tanica d’acqua – dice – pesa 20 chili e trasportarla sino a casa era faticoso, eppure bisognava farlo: con l’acqua preparavamo il pranzo e la cena. Io facevo due viaggi e anche mia madre faceva uno o due viaggi”.
Da quando esiste il pozzo i problemi sono finiti. Il pozzo è a pochi minuti dalla sua casa e i suoi due nipoti hanno acqua pulita da bere e non soffrono di malattie come Fazila alla loro età. "Anche le malattie nella nostra comunità sono diminuite - spiega. Ora ho più tempo per badare ai miei nipoti e accompagnarli a scuola, perché sono l’unica che può aiutarli dopo la morte dei loro genitori”.
Località di Munhonha, distretto di Dondo
João Matucunhane
João ha seguito il corso per meccanici e fa parte del Comitato dell’acqua nel bairro di Mutua, nella provincia di Sofala.
Gli abitanti prelevavano l’acqua in una pozza del terreno situata a circa un chilometro di distanza, dove si abbeveravano anche degli animali. Dissenteria, tifo e altre malattie legate al consumo di acqua non potabile hanno colpito molte persone del villaggio.
“L’acqua aveva un cattivo sapore - dice Pedro – ma era tutto quello che avevamo. Qualcuno la faceva bollire ma la maggior parte di noi la utilizzava senza precauzioni. Da quando abbiamo realizzato il pozzo nessuno si è più ammalato".
Pedro ogni giorno apre il pozzo alle 6 del mattino, si assicura del corretto utilizzo, da consigli alle persone per evitare la dispersione d’acqua e si occupa anche della pulizia. Alle 18 chiude il pozzo e pulisce l’area intorno. “Sono contendo di rendermi utile alla mia comunità. Mi hanno chiesto di essere il custode della loro acqua e non li deluderò”.
Località di Mafambisse, distretto di Dondo
Celestina Braz
Vivevamo male perché l’acqua proveniva da fonti non protette. Il cammino da fare tutti i giorni era lungo e l’acqua che portavamo a casa non bastava. A volte non riuscivamo a cucinare. Anche per le capre che abbiamo era una sofferenza, costrette a venire con noi tutti i giorni per bere.
Con il pozzo tutto è cambiato. Abbiamo acqua pulita e sicura e sono diminuite anche le malattie. Dopo aver fatto il pozzo sono venuti a spiegarci come prevenire le malattie che l’acqua può trasmettere.
Ora posso anche coltivare un orto e innaffiarlo, non è molto grande ma consente di avere degli ortaggi per la nostra famiglia.
Località di Bobole (distretto di Marracuene).