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Immagine del redattoreMani Unite

Agenda 2030 - Obiettivo 6: la situazione.



L’obiettivo 6 dell’Agenda per la Sviluppo sostenibile 2030 prevede la “disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie per tutti”. La situazione odierna.



In base ad un recente rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo 2,2 miliardi di persone non hanno accesso completo all’acqua potabile (una persona su tre) mentre 4,2 miliardi non possiedono servizi igienici adeguati e 3 miliardi di persone non sono in gradi di lavarsi regolarmente le mani.

Lo afferma un rapporto congiunto realizzato da Unicef-OMS "Progress on Household Drinking Water, Sanitation and Hygiene 2000-2017 - Focus on Inequalities" (I progressi per l’acqua potabile e i servizi igienico-sanitari: 2000-2017: Focus speciale sulle disuguaglianze) con il quale viene analizzato l’accesso ai servizi idrici nel mondo, ancora molto lontani dagli obiettivi previsti, pur se qualche traguardo è stato raggiunto.


Acqua potabile

Dal 2000 ad oggi 1,8 miliardi di persone hanno ottenuto l'accesso ai servizi idrici di base, ma persistono gravi diseguaglianze nell’accessibilità e nella qualità di questi servizi mentre 785 milioni di persone non hanno nessun accesso all’acqua.

Da rilevare che il “solo accesso non è sufficiente. Se l’acqua non è pulita, non è sicura da bere o è troppo distante, e se l’accesso a un servizio igienico non è in sicurezza o è limitato, non stiamo ottenendo risultati utili per i bambini nel mondo» afferma il responsabile dell’UNICEF per i programmi di Acqua e Igiene.

L'80% delle persone prive di accesso all'acqua potabile vivono in aree rurali di un quarto degli Stati (24 su 90) per i quali sono disponibili dati disaggregati per fasce di reddito, la copertura di servizi idrici di base nelle fasce più benestanti (quintile con reddito più elevato) è come minimo doppia rispetto al quintile più povero.

«I bambini e le famiglie delle comunità povere e rurali sono quelli maggiormente a rischio di essere lasciati indietro. I governi devono investire nelle loro comunità, se vogliamo colmare i divari economici e geografici e garantire questo fondamentale diritto umano


Servizi igienici

Dal 2000 a oggi 2,1 miliardi di persone hanno ottenuto per la prima volta l'accesso a servizi igienici di base, ma anche in questo caso con gravi diseguaglianze.

Circa 2 miliardi di abitanti del pianeta non dispongono ancora di un bagno, e nel 70% dei casi si tratta di persone che vivono in aree rurali nei paesi più poveri. La maggior parte di questi paesi si trova nell'Africa Subsahariana, dove in questi anni si è verificato un forte incremento demografico.


Infrastrutture per il lavaggio delle mani

Il rapporto contiene dati che mostrano come nel 2017 ben 3 miliardi di persone non avevano in casa le infrastrutture basilari per consentire il lavaggio delle mani con acqua e sapone. Questa è la norma per tre quarti della popolazione dei Paesi meno sviluppati.

Ogni anno, nel mondo, 297.000 bambini sotto i 5 anni muoiono a causa di malattie legate a carenze idriche e igieniche; latrine, fognature e acqua contaminata sono anche alla base della proliferazione di malattie come colera, dissenteria, epatite e tifo.



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