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Emergenza colera


La scarsità di acqua pulita spinge le persone ad utilizzare acqua non potabile con tutti i rischi che ne derivano, il maggiore dei quali è il colera, che ha già colpito oltre un migliaio di persone.



Per evitare l’epidemia sono giunti in questi giorni 900mila vaccini ed è iniziata una campagna di sensibilizzazione rivolta alla popolazione perché si presenti nelle cliniche mobili allestite dalla Croce Rossa e dalla Mezzaluna Islamica per essere vaccinata.

Il vaccino garantisce la protezione per circa sei mesi, trascorsi i quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità garantirà altri vaccini.

Il Programma Mondiale dell’Alimentazione sta attrezzandosi per garantire cibo per un milione e mezzo di persone durante i prossimi mesi, grazie al ripristino della rete stradale. Occorrerà infatti tempo per poter seminare e attendere il raccolto: il ciclone ha distrutto oltre 500mila ettari seminati e pronti per il raccolto di aprile. Oltre al raccolto cerealicolo, danni ingenti si sono avuti nel settore dell’allevamento (sono andati perduti tutti gli animali da cortile) e in quello della pesca artigianale.


Sono partiti altri voli umanitari italiani inviati dalla Protezione Civile con cibo, acqua e generatori di corrente, oltre ad attrezzare un posto medico avanzato messo a disposizione dalla regione Piemonte. “Per far arrivare tutto il materiale saranno necessari più voli - aggiunge il capitano del 14° Stormo - Per fare tutto abbiamo la possibilità di sfruttare la disponibilità di due equipaggi che si sono alternati nelle varie tratte».


Con questa nuova missione la Difesa italiana dimostra capacità di supporto in situazioni critiche e rapidità nelle operazioni umanitarie.

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